POMPEI – VESUVIO

Gli scavi di Pompei costituiscono una straordinaria testimonianza del mondo antico grazie allo stato di conservazione della città, rimasta praticamente intatta dopo l’eruzione che la colpì nel 79 d. C. cancellandola dal paesaggio vesuviano. La città, grazie anche alla sua posizione, fu interessata, tra il VII ed il VI sec. a.C, da un fiorente insediamento indigeno.
Collocata tra il mare ed il fiume Sarno, Pompei sfruttava, infatti, due importanti vie di comunicazioni utili agli scambi commerciali. Nel V secolo la città passa sotto il controllo dei Sanniti, esposta comunque all’influenza greca ed etrusca. Nel III sec. a.C., all’indomani delle guerre Puniche, viene attirata nell’orbita di Roma alla quale si lega definitivamente nell’80 a.C., con la fondazione da parte di Silla della colonia. A partire dalla metà del ‘700 gli scavi, voluti dai Borbone e portati avanti per oltre un secolo, hanno riportato alla luce la città, restituendoci un quadro completo della vita quotidiana in età romana. Dopo un intensa visita archeologica, sarete avvolti dal profumo dei prodotti tipici che emanano dai
vicoli della città: una pizza o una mozzarella ai piedi delle rovine pompeiane.

Sito a circa 1050 metri d’altitudine, la nostra escursione tra i sentieri del Vesuvio ha inizio:

Raggiungendo la vetta è possibile osservare varie fumarole, monitorate costantemente dall’Osservatorio Vesuviano, il più antico osservatorio vulcanologico al mondo, fondato dal re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone. Durante la salita è possibile anche ammirare la dinamicità nei colori e nelle caratteristiche della flora. In seguito al naturale processo d’adattamento tipico delle piante, non è raro incontrare felci tipiche delle zone tropicali che sono riuscite a sopravvivere grazie all’umidità rilasciata dalle fumarole, ad attenderti ci sarà la celebre bocca di un vulcano che arde in un territorio dove il calore è la componente principale di un territorio, delle sue tradizioni e delle sue bellezze.